History

Il torrione.

Jazz Club FerraraLa costruzione del Torrione (1493-1497)

Il Torrione di San Giovanni Battista, ubicato in fondo a corso Porta Mare, fu costruito a partire dal 1493 per ordine del duca Ercole I d’Este dall’architetto di corte Biagio Rossetti, contemporaneamente agli altri torrioni del settore settentrionale e orientale delle mura, ancora in gran parte visibili.
Nel 1497 alcune tra le fortificazioni più importanti a difesa dell’Addizione Erculea erano terminate, tra queste anche il Torrione di San Giovanni Battista, le cui dimensioni erano maggiori rispetto agli altri costruiti a difesa della cortina nord-orientale, anche perché doveva proteggere (secondo le strategie militari del tempo) una delle principali porte della città costruita ex novo. Nel dicembre 1497, infatti, cominciarono ad essere “praticate e custodite” la Porta di San Benedetto e quella di San Giovanni Battista, eretta di fianco al nostro Torrione a presidio dell’imbocco orientale della strada, a quei tempi denominata “dei Prioni”.
Allo scopo di proteggere la Porta di San Giovanni Battista, davanti ad essa già alla fine del XV secolo era stato impostato il cosiddetto “rivellino”, una struttura fortificata semicircolare in muratura e terrapieno che, come il resto delle mura, era circondata da un fossato allagato.

Originariamente il Torrione era merlato

Il Torrione, restaurato nel 1991 nell’ambito del “Progetto Mura”, è una struttura tipica dell’architettura militare di transizione; originariamente la parte terminale era priva di coperto e caratterizzata da una merlatura, le cui tracce sono ancora visibili. Tra un merlo e l’altro venivano posizionate le artiglierie, perciò la fortificazione era stata prevista inizialmente scoperta e realizzata con lo spalto nella parte superiore, anche per avere ampio dominio di vista e di tiro. Il pavimento quindi doveva sopportare pesi enormi, basti pensare che le bocche da fuoco del tempo potevano pesare anche alcune tonnellate. Per questo motivo l’ambiente sottostante fu costruito a volta, sistema costruttivo particolarmente indicato per reggere i notevoli carichi dello spalto sovrastante. Le inclinazioni dei muri all’esterno e il loro spessore, che al piano terra raggiunge m. 2,52,  offrivano poi una buona resistenza anche al tiro eventuale delle potenti bombarde dei veneziani, nemici per antonomasia degli estensi.

Il Torrione e la Porta dal XVI al XIX secolo

Gli aggiornamenti continui delle tecniche militari consigliarono già nei primi decenni del XVI secolo di apportare modifiche al sistema difensivo rossettiano, che nel corso di quel secolo si arricchì tra l’altro di un moderno “rivellino”, ovvero di un bastione a freccia, realizzato davanti alla Porta di San Giovanni Battista in sostituzione della fortificazione precedente. Il nuovo “rivellino”, che fu demolito solo attorno al 1827, doveva assolvere sia a funzioni di controllo daziario (in ausilio a quelle che normalmente venivano svolte presso la Porta) che militari, in quanto, se necessario, le artiglierie pesanti poste sullo spalto del bastione entravano immediatamente in azione per difendere la porta stessa e le cortine murarie adiacenti.
L’innovazione delle armi da fuoco e le nuove concezioni militari del XVI secolo portarono pure alla trasformazione delle mura di Ferrara nel tratto tra la Porta di San Giovanni Battista e quella di San Giorgio, attraverso la costruzione dei primi baluardi a freccia “alla moderna”, iniziata a partire dagli anni 1512-18. Da tale fervore scaturì anche la decisione di costruire la copertura “ad ombrello” del nostro Torrione, non essendo più indispensabile collocare l’artiglieria pesante sullo spalto della struttura, mentre i merli furono inglobati nei pilastri del piano superiore: questi ultimi sostengono la caratteristica copertura, realizzata originariamente nel 1518.
I restauri del “Progetto Mura” hanno messo in luce anche le tracce dell’antico cordolo a tortiglione, che oggi si trova a livello del piano stradale, a dimostrazione dell’importante interramento della struttura avvenuto soprattutto nei secoli XVIII e XIX.
Di un certo interesse l’inondazione del novembre 1705, che interessò anche le mura di Ferrara; in quel frangente, per evitare che le acque del Po penetrassero in città, si chiusero e si “terrapienarono” le porte, compresa quella di San Giovanni Battista “con terra, mattoni e calce”, ma anche se si evitarono conseguenze di particolare gravità, si registrarono comunque alcuni allagamenti in via Mortara e in altre zone adiacenti, inoltre l’alluvione provocò l’innalzamento delle acque delle fosse della città, tanto da sommergere il nostro Torrione fino al livello del piano superiore.
Nel XVIII secolo è documentata la presenza di un corpo di guardia tra la fortificazione in questione e la Porta di San Giovanni Battista che, in seguito all’occupazione francese a partire dal 1796, venne denominata “Porta Mare”.
L’importanza del Torrione come roccaforte militare, già diminuita nel Settecento, praticamente svanisce nel corso del secolo successivo: nel 1823 risulta addirittura disabitato, mentre nel 1848, dopo l’esecuzione di altri lavori interni, la troviamo destinato a polveriera, ovvero a deposito per “munizioni da guerra”.
Un rilievo del 1854 mette in evidenza un tratto dell’adiacente cammino di ronda delle mura che in quel punto era più alto rispetto ad oggi, poiché probabilmente formava una rampa che conduceva ad una porta; tale accesso si trovava all’altezza del piano superiore del Torrione e fu in seguito tamponato, tuttavia nell’estate del 2002 venne riaperto nell’ambito dei lavori di realizzazione dell’attuale scala di sicurezza esterna.
Nel 1861 il Torrione fu destinato addirittura a canile comunale, ma già nel 1864 venne predisposto il trasferimento degli animali in altro luogo e la consegna ai militari della fortificazione, di nuovo destinata prima a polveriera e negli anni successivi a deposito per “polvere da caccia”. Queste ed altre destinazioni d’uso successive comportarono alcune modifiche, poiché sono tuttora ben visibili sul paramento murario tracce di finestre tamponate e di una porta a fianco dell’attuale entrata principale del Torrione. Si pensi, poi, che l’antica e suggestiva struttura ad ombrello del coperto venne sottoposta ad innumerevoli interventi di manutenzione e ristrutturazione; nel 1867, per esempio, fu rifatta una parte del tetto dell’antica roccaforte, scoperchiata da un vero e proprio “uragano”.
Verso la fine del XIX secolo il Torrione venne adibito a vari scopi nonché a magazzino, mentre nell’adiacente Porta Mare continuavano a svolgersi le attività legate ai controlli daziari, così come era accaduto per tutto l’Ottocento.

La demolizione di Porta Mare e la costruzione dell’attuale Farmacia Comunale (1908-9)

Il complesso architettonico in fondo a Corso Porta Mare fu modificato a partire dal 1908 in seguito all’abbattimento della Porta e del corpo di guardia annesso, allo stesso tempo si creò lo slargo di piazzale San Giovanni, però fortunatamente il Torrione fu risparmiato dalle demolizioni. La decisione, presa dal Consiglio Comunale nelle sedute del 23 Novembre e 14 Dicembre 1907, era stata dettata dalla necessità di agevolare il transito verso la periferia e di favorire la realizzazione dell’impianto della “tranvia elettrica” che doveva “giungere fino alla strada di circonvallazione”. I lavori, che prevedevano anche la costruzione di una nuova “ricevitoria” daziaria su progetto dell’ing. Giacomo Duprà (oggi Farmacia Comunale), si conclusero nel 1909.
Nei decenni successivi il Torrione di San Giovanni Battista (o di Porta Mare) è stato destinato ancora a magazzino e ad altri usi incongrui, ma con il restauro previsto dal “Progetto Mura” esso è divenuto un prestigioso contenitore culturale e fin dal 1999 ospita il Jazz Club Ferrara.

Cenni storici a cura di Francesco Scafuri