"PONTI DI PACE". PER LA PALESTINA

sat06oct19:00sat23:55"PONTI DI PACE". PER LA PALESTINANell'ambito di Internazionale a Ferrara

Jussur Project

Event Details

Sabato 6 ottobre, a partire dalle ore 19.00 Nell'ambito di Internazionale a Ferrara, con il contributo del Comune di Ferrara In collaborazione con Bologna Jazz Festival, The Sound Routes e Comitato Madri per Roma città aperta 'Ponti di pace'. Serata per la Palestina Ore 19.00 vernice mostra fotografica di Fatima Abbadi Ore 19.30 aperitivo a buffet: profumi e sapori della tradizione palestinese Ore 21.00 presentazione di "Prossima fermata", storia illustrata da Zero Calcare e Erre Push dedicata a Renato Biagetti e realizzata dal Comitato Madri per Roma città aperta Ore 21.30 gli autori Michele Giorgio e Chiara Cruciati presentano il libro "Israele, mito e realtà - Il movimento sionista e la Nabka palestinese settant'anni dopo" Ore 22.15 presentazione attività della Onlus Gruppo Volontariato Civile Ore 22.30 concerto dei Jussur Project: Helmi M'Habadi, oud e composizione; Dalal Suleiman, voce e danza; Angel Ballester, clarinetto, sax e flauto; Umberto Colbacchini, chitarra; Sanjay Kansa Banik, tabla e percussioni

Serata per la Palestina inserita nel palinsesto del Festival di Internazionale a Ferrara, con il contributo del Comune di Ferrara, in collaborazione con Bologna Jazz Festival e The Sound Routes, progetto cofinanziato dal programma Europa Creativa dell'Unione europea e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Un articolato programma che include il concerto di world music dell'apprezzato quartetto multietnico Jussur Project, la mostra della fotografa italo-giordana palestinese Fatima Abbadi, la presentazione degli autori Michele Giorgio e Chiara Cruciati del libro “Israele, mito e realtà – Il movimento sionista e la Nakba palestinese settant'anni dopo” (Edizioni Alegre – 2018), unitamente a quella di “Prossima Fermata”, una storia illustrata da Zero Calcare e Erre Push dedicata a Renato Biagetti e realizzata dal Comitato Madri per Roma città aperta e dalla campagna contro ogni fascismo #ionondimentico. Prima del concerto sarà servito un ricco aperitivo a buffet di gastronomia palestinese. Il ricavato dell'iniziativa sarà devoluto alla onlus Gruppo di Volontariato Civile.

Nel dettaglio... Sulla mostra di Fatima Abbadi Fatima Abbadi è una fotografa freelance italo – giordana – palestinese. Nata e cresciuta ad Abu Dhabi, trasferitasi in seguito in Giordania per terminare gli studi obbligatori, vive a Padova dal 1997, dove si è svolta la sua formazione accademica. La passione per la fotografia la conduce, nel 2007, a seguire un corso di perfezionamento con il Gruppo Mignon, del quale due anni dopo entra a far parte.Tra i suoi progetti principali ci sono la rivalutazione dell’immagine della donna e lo studio del fenomeno dell’Orientalismo, ed entrambi trovano avvio da una riflessioni sulla sua vita personale e sull’amore per le sue origini. Lo scopo del suo lavoro fotografico è di documentare la vita quotidiana sia in Europa che in Medio Oriente, prediligendo il soggetto femminile, con l’ambizione di portare alla luce una visione autentica , che spesso invece viene  distorta dai media, e con l’intento di creare dei ponti interculturali per una maggiore compressione ed un reciproco rispetto.

Presentazione di “Prossima Fermata” una storia illustrata da Zero Calcare e Erre Push Sono passati 10 anni da quando sulla spiaggia di Focene, nella periferia di Roma, Renato Biagetti, ingegnere di 26 anni, veniva ucciso con nove coltellate all’uscita di una dance hall reggae da due giovani neofascisti della zona. Per ricordare Renato il Comitato Madri per Roma città aperta si è avvalso dell'aiuto di Zerocalcare ed Erre Push, che hanno prestato la loro arte per raccontare cosa accade oggi in questo paese e della pericolosa deriva fascista e razzista che la società intera sembra aver imboccato.

Presentazione del libro di Michele Giorgio e Chiara Cruciati “Israele, mito e realtà – Il movimento sionista e la Nakba palestinese settant'anni dopo” Poche volte nella storia del XX e del XXI secolo due nomi hanno suscitato tante passioni, adesioni, critiche, difese aprioristiche come Israele e Palestina. Accanto a chi vede nell'impresa sionista, cominciata non settanta ma più di cento anni fa, l'appassionante e suggestivo compimento dell'idea di una patria in Palestina, la biblica Eretz Israel, per il popolo ebraico dopo secoli di persecuzioni in Europa e l'Olocausto, c'è chi ascolta e riporta la voce dei palestinesi che pagarono, e pagano ancora oggi, la realizzazione di quel progetto con milioni di profughi, l'occupazione militare, la privazione della libertà come popolo.

Concerto del gruppo Jussur Project 'Jussur', ponti in arabo, è un viaggio visivo e sonoro passando per quattro continenti, Africa, America, Asia ed Europa. Ponti artistici che portano in un mondo unito, nel quale spariscono i confini fisici lasciando spazio a un luogo dove la diversità di provenienza degli artisti viene concepita come una ricchezza essenziale. Grazie all’affascinante suono ancestrale dell’oud, alle figure aree dei fiati e alla pulsione ritmica delle tabla indiane, si aggiunge l’elegante movimento corporeo della danzatrice e la profondità della sua voce.

INFORMAZIONI +39 0532 1716739 (tutti i giorni dalle 12.00 alle 22.00)

[email protected] www.jazzclubferrara.com Affiliazione ad Endas. L'ingresso è riservato ai soci COSTI Ingresso a offerta minima € 5 riservato ai soci Endas Siamo spiacenti, ma non disponiamo di dispositivi per pagamenti con bancomat e carte di credito

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Time

(Saturday) 19:00 - 23:55(GMT+02:00)

Location

Jazz Club Ferrara

via Rampari di Belfiore, 167